mercoledì 10 ottobre 2007

Google: dio o dittatore

E’ nel Pagerank che risiede la forza vera di Google, quello che fa in modo che i risultati delle ricerche effettuate su Google centrino di più le aspettative di chi effettua le ricerche e che faccia preferire utilizzare Google rispetto ad un altro strumento. Google è ormai, grazie a Pagerank, diventato colui che stabilisce il valore di ogni sito, colui che detta le leggi di internet, colui che incute timore e che fa venire mal di pancia a chi fa il mio lavoro ogni qual volta decide di tirare qualche scossone alle SERPS per chissà quale motivo di inuniformità dei datacenters o altri cavolacci suoi. Google è il capo di internet dunque, e noi siamo coloro che devono servire il padrone, dargli ciò che vuole e concorrere al rafforzamento della sua autorità. Chi non segue le sue regole è un bandito, un derelitto, qualcosa da evitare, con cui non fare affari. In poche parole Google è l’artefice di un vero e proprio terrorismo in rete e di una dittatura senza eguali. Grazie al dio/dittatore possiamo avere quello che cerchiamo, lui ce lo dà ed anche piuttosto bene, e noi in cambio lo acclamiamo, lo arricchiamo, sottostiamo ai suoi voleri e diventiamo anche Googlepatici. Pagerank e filtri vari sono la briglia con cui Google conduce ogni operatore nel settore, la frusta con cui ci punisce oppure la stella cometa che ci impone di seguire. Realmente tutto ciò è giusto? Realmente Google è l’unico modo di vivere il web? Realmente non c’è alternativa che seguire un robot con tante “o”? Pare proprio di no, aspettiamo che si crei qualche fronte di liberazione SEO.. o qualcosa di simile, o meglio, creiamolo!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Indubbiamente hai ragione su tutto il discorso che hai fatto. All fine concludi con: Pare proprio di no, aspettiamo che si crei qualche fronte di liberazione SEO.. o qualcosa di simile, o meglio, creiamolo!

Ti chiedo: come possiamo crearlo?

Rik ha detto...

Beh, indubbiamente non è semplice, anzi, molto difficile. Ormai tutti i media (internet, televisione, radio eccetera) spingono sempre di più la potenza del gigante con la G. Il discorso è che dubito comunque che si possa creare un qualcosa di idealmente "giusto" e "democratico" che sostituisca Google, per due motivi:
Primo:
gli utenti sono pigri e non accetterebbero rapidamente di cambiare abitudini anche se.. che ne so... per assurdo... su ogni sito del mondo comparisse un bel banner col nome di un altro motore e 50 ragioni per cui è meglio abbandonare GG (ammesso che si riesca a creare qualcosa di meglio, ma sono scettico)
Secondo:
Si ricadrebbe nello stesso problema probabilmente anche con qualsiasi altra entità che si mettesse là dove ora c'è GG.. In definitiva la mia era solo una frase enfatizzata.. se qualcuno ha idee su come creare questo fronte... non esiti a comunicarmele..;) grazie e ciao!

Anonimo ha detto...

E il trust rank?

Rik ha detto...

Si, hai ragione, il trustrank, forse nella figura di trustrank si trova la vera forza di Google. Ammesso che Pagerank e TrustRank siano realtà scindibili e divisibili.. in sostanza il TrustRank è un filtro del Pagerank, colui che distingue pagine spammose da pagine di contenuto valido... non so se sia possibile scindere le due realtà..

Rik ha detto...

Ho aperto un post sul TrustRank.. dite la vostra, è qui

Anonimo ha detto...

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